GLI SPETTACOLI DI GENNAIO AL TEATRO DI VILLA LAZZARONI

Il Teatro di Villa Lazzaroni è situato nell’omonima villa storica del quartiere Appio-Latino di Roma

Il Teatro di Villa Lazzaroni di Roma è situato nell’omonima villa storica del quartiere Appio-Latino, riaperto dopo molti anni di chiusura e numerosi interventi di restauro promossi dal Comune di Roma. Una suggestiva location, unita alla collaborazione tra più Associazioni del quartiere che s’impegnano nel fare cultura dello spettacolo e nel creare attività di aggregazione sociale.

Il Teatro vuole caratterizzarsi come presidio culturale e Teatro di Comunità; ad oggi è uno spazio polifunzionale in grado di ospitare luoghi di studio fra loro comunicanti con aree destinate a spettacoli, laboratori, incontri, workshop, seminari, mostre e attività permanenti rivolti a tutti. Un laboratorio permanente concepito per sperimentare percorsi innovativi di divulgazione dei saperi, aprire officine alternative per l’ideazione artistica e culturale e condividere le significative occasioni formative e ricreative che le relazioni urbane possono produrre. Il dialogo fra i vari linguaggi artistici, lo scambio e la ricerca, sono i fondamenti di questo percorso che si snoderà attraverso ogni forma di spettacolo nonché l’attivazione di attività laboratoriali artistiche e sociali. 

Che aspetti? Vieni a supportare il Teatro di Villa Lazzaroni! A seguire tutta la programmazione del mese di gennaio.

SULO PE’ PARLA’: LA POETICA DI PINO DANIELE
Con Enzo Decaro e Antonio Onorato
14 GENNAIO – ORE: 21.00

Un percorso inedito tra note e parole per valorizzare la meravigliosa poetica del grande cantautore napoletano Pino Daniele. Un omaggio che due artisti partenopei d’eccezione, l’attore e sceneggiatore Enzo Decaro, volto noto di cinema e teatro, e il compositore e chitarrista jazz Antonio Onorato, collaboratore di Pino Daniele, fanno ad uno dei più grandi cantautori italiani. Un tributo che oltre ad elogiare la magnifica e inconfondibile melodia delle canzoni di Pino Daniele, vuole elevarne la poetica, espressione artistica di altissima levatura e profondità.

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I MOHAMED
Con Yaser Mohamed, Patrizia Casagrande, Alessandro Cremona, Alessandro Merverti
15 GENNAIO - ORE 19.00

Avete mai pensato alla vostra famiglia? Pensato a cosa, per voi, rappresenti e a come si inserisca nella società? Avete mai pensato alle regole che una “famiglia perfetta” dovrebbe rispettare per poter essere definita tale? “I Mohamed”, scritto e diretto da Yaser Mohamed, è la storia di una famiglia tutt’altro che perfetta, ispirata alla sua. Eppure, potrebbe essere la storia di tanti, viste le tematiche che in sé contiene: l’incomunicabilità, la distanza emotiva tra i componenti della famiglia, la difficoltà di mostrare affetto, la solitudine di tre persone sedute vicine a mangiare allo stesso tavolo, i segreti che tutti sanno e che pure tutti tacciono, i silenzi assordanti, i problemi piccoli e banali. Una famiglia come tante, insomma. O quasi. 

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1939 - UNA VITA A DOMINO
di e con Alfredo Traversa
20 GENNAIO – ORE 21.00
21 GENNAIO – ORE 21.00
22 GENNAIO – ORE 17.30

La storia di Domenico, pescatore, ha il culmine nell’anno del 1939. Deportato per non aver fatto il saluto fascista al podestà di Bari. Deportato ingiustamente in un’isola della Puglia voluta dal Duce dove si rinchiudono gli omosessuali italiani, a San Domino. In quell’anno le vicende di Domenico si intrecciano con Aldo Moro che viene assunto all’Università di Bari, a Batman il fumetto americano che invaderà il mondo. Deportato sull’isola vivrà amicizie con altri italiani tutti omosessuali, provenienti da varie regioni, districandosi tra i dialetti regionali. Uno sguardo ironico e particolare dell’Italia di quel tempo attraverso tanti personaggi che sono interpreti di singolari circostanze di vita. Nel campo tra prove per il teatro, arrivo di nuovi deportati e storie varie, si snoda la vicenda di Domenico tra situazioni drammatiche e comiche.

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STORIA DI UN UOMO MAGRO
di e con Paolo Floris
29 GENNAIO - ORE 17.30

Tratto da “La Ghianda è una ciliegia” di Giacomo Mameli, questa è la storia di un uomo magro che resterà vivo per due chili. Vittorio Palmas, di Perdasdefogu, scomparso nel 2019 poco prima di compiere 106 anni, era stato rinchiuso nel campo di concentramento di Bergen Belsen, lo stesso di Anna Frank. Gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari ma, spesso, anche i prigionieri politici, venivano pesati ogni settimana. E chi pesava meno di 35 chili veniva ucciso. Una mattina del 1944 Palmas sale sulla bilancia, il peso è 37. E Vittorio racconterà: Sono vivo per due chili. È una pagina di storia rimasta a lungo dimenticata nel dopoguerra, perché gran parte dei sopravvissuti, nella disperata volontà di voler cancellare ogni ricordo, ha tenuto per sé tutte le sofferenze patite. L’episodio, portato in scena da Paolo Floris con le tecniche del Teatro di narrazione, è tratto dal libro La ghianda è una ciliegia di Giacomo Mameli.

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