Il quotidiano belga L'Echo annuncia la possibile riapertura delle discoteche a partire da ottobre. La notizia viene ripresa da un comunicato di Lorenzo Serra - portavoce della federazione Brussels by Night - il quale attesta come almeno in Belgio si stia lavorando per trovare una soluzione a breve termine per sopperire alle gravi e prolungate chiusure dei locali notturni causa Covid-19. Le riunioni svolte con il Governo regionale fanno ben sperare: si potrebbe arrivare a riaprire dai primi giorni di ottobre a condizione che si rispettino alcuni protocolli in materia di areazione dei locali (in lavorazione ed in attesa di essere approvati il prossimo 10 settembre). Nel comunicato di Serra si legge inoltre di come le associazioni di categoria siano riuscite finalmente a convincere le autorità concedere una "apertura alle riaperture" facedo fronte comune: si entrerà in discoteca solo muniti di un "Covid safe ticket".
Grande è l'interesse manifestato dal "popolo della notte" che, soprattutto in Italia, è fermo da 16 mesi e non stupisce di come le maggiori testate giornalistiche si siano affrettate a dare la notizia; quasi se finalmente si possa giungere ad un cambio di passo.Anche in Italia negli scorsi mesi avevamo assistito al susseguirsi di proclami su test, prove tecniche e strategie di riapertura nei principali locali notturni della penisola, il tutto concluso con un nulla di fatto. L'idea c'era e c'è, la volontà (purtroppo) no.
Non resta che aspettare le prossime settimane per vedere se questa - di cui tratta L'Echo - si riveli l'ennesima iniziativa scomparsa nel nulla o se finalmente qualcuno riuscirà realmente ad agire per tentare una rianimazione (tardiva) del settore.
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