Torna sugli schermi dopo più di dieci anni dall’ultimo episodio, una delle serie TV italiane più iconiche e apprezzate degli ultimi tempi.

Da ieri 26 Ottobre è possibile vedere la quarta stagione di Boris in streaming su Disney Plus; otto nuovi episodi con lo stesso cast degli arbori: il mitico Francesco Pannofino, che interpreta il regista René Ferretti e tutta la crew, in una nuova dimensione che si adatta perfettamente ai tempi e ai problemi sociali attuali.

Infatti, a differenza di dieci anni fa, è decisamente cambiato il mondo della televisione e della serialità, il clima socio-politico, dal berlusconismo che colonizzava persino i casting delle fiction al populismo reazionario di oggi che esplode sui social media. In questo nuovo scenario Renè Ferretti e i suoi soci si trovano a produrre una nuova serie che dovrà adattarsi alle piattaforme streaming, alle esigenze di un pubblico globale e alle implacabili esigenze dell’Algoritmo.

All’interno del gruppo gli equilibri di potere sono cambiati: l’ultimo degli stagisti, Alessandro Tiberi, è diventato il “capoccia” che tiene le relazioni con la piattaforma; Stanis La Rochelle si ricicla come produttore grazie alla sua idea di scrivere una serie dedicata alla vita di Gesù, nel quale cerca di coinvolgere la moglie Corinna. Lopez si reiventa produttore grazie a soldi dello zio Michele; l’irruente Biascica non può più maltrattare nessuno per le nuove policy di comportamento; Duccio si converte alla filosofia zen, mentre Arianna continua a mantenere il controllo di tutta la situazione.

In dieci anni sono venuti a mancare anche personaggi del cast: Mattia Torre, uno degli sceneggiatori storici della serie e Roberta Fiorentini, la mitica attrice che interpretava Itala. Ma fin da subito queste assenze eclatanti vengono in modo intelligente affrontate nei primi episodi di Boris, rendendo la serie a tratti commuovente ma pur sempre geniale.

FONTE: https://www.wired.it/article/boris-4-disney-recensione/